La Processione della SS Trinita'
Dalla Processione al Miracolo
Con la terribile siccità del 1766 (1779 secondo alcune fonti), tutti gli abitanti della Valle Falacrina si recarono al Santuario della Madonna di Capodacqua per chiedere la pioggia.
Da allora ogni anno nel giorno della SS.Trinità è consuetudine fare una lunga Processione a piedi fino ad Santuario, che raccoglie i fedeli di tutta la Valle.
Da molti anni si aggiungono alla Processione anche i fedeli della Frazione Bacugno nel vicino Comune di Posta. La Processione parte alle sette del mattino dalla Chiesa di Bacugno in direzione Santacroce, qui si uniscono i devoti delle frazioni limitrofe che un tempo erano uniti in Parrocchie e si procede verso il Santuario situato a circa 10 Km, lungo il tragitto si uniscono i fedeli di Bricca e di Santa Giusta. Si arriva dopo circa quattro ore in Località Cupello, paesino ai piedi del Santuario, dove si unisce la Processione proveniente da Cittareale. Apre la Processione la Croce, portata da due giovani che si danno il cambio lungo il percorso. Seguono giovani ragazze disposte in file da tre, che indossano una veste bianca lunga ed un nastro celeste in vita. Le ragazze portano quadri e stendardi delle relative frazioni, raffiguranti Maria SS di Capodacqua. Ogni fila da tre è guidata da un ragazzo: il cosiddetto “mazziere” che munito di un bastone infiocchettato con i colori della Madonna, bianco e il celeste, ha il compito di mantenere l’ordine. Dietro a tutte le ragazze vestite di bianco procedono il Parroco ed il popolo di Dio. A chiudere al Processione è la Statua della Madonna di Capodacqua portata a spalla da otto uomini che si alternano nel trasporto con non poca fatica visto il peso della statua, chiudono il corteo le “mazze” e la “bandiera” confraternale. Tutti indossano la tunica della Confraternita della Madonna di Capodacqua. La Processione, a questo punto, è diventata molto lunga, si arriva al Santuario della Madonna di Capodacqua si uniscono al Parroco, le autorità locali e la Banda Musicale, alternando preghiere e canti. Qui la Processione viene accolta dai fedeli arrivati in precedenza ad attendere la Vergine, e al suono e al clamore dei fuochi d’artificio, si inizia la celebrazione della Messa solenne.
Dopo la Messa è tradizione mangiare, in attesa di riprendere la strada verso le rispettive frazioni di partenza, tutti insieme sul prato antistante il Santuario. E’ un momento conviviale, di condivisione e aggregazione molto sentito dagli abitanti della Valle e da tutte le persone che tornano per l’occasione. E’ un momento di incontro tra generazioni, di scambi di saluti e di cibo in una convivialità sinodale che altrimenti in altre occasioni non sarebbe possibile.
Verso le 15 la Processione , dopo la Benedizione del Parroco, riparte per far rientro nelle rispettive chiese. Lungo il cammino di rientro si fa una breve sosta davanti al Cimitero nel ricordo delle persone che non ci sono più e che tanto tenevano alla celebrazione della festa.
Da sottolineare è che ogni anno , anche se solo con una breve pioggerellina, sembra si rinnovi il miracolo avvenuto nel 1766 per il quale i devoti erano accorsi in preghiera al nostro bellissimo Santuario.